sanità' abruzzo
Dossier sulle vertenze in ambito socio sanitario in Abruzzo
Uno sguardo sul sistema socio sanitario regionale
Un sistema in difficoltà
Il sistema socio sanitario in Abruzzo soffre pesanti criticità. Nell'anno 2017 la Regione esce dal commissariamento della sanità, i conti sono in ordine ma una riorganizzazione del sistema sanitario per migliorare la qualità del sistema sanitario regionale stenta a partire.
Rete ospedaliera, prevenzione, non autosufficienza, liste d'attesa, case della salute, rete residenziale e semiresidenziale, ticket, servizi sociali, integrazione socio sanitaria, assunzione del personale e rinnovo dei contratti, regole sugli appalti di servizi, integrazione dei Medici di Medicina Generale e dei Pediatri con il Servizio Sanitario Regionale, sono questi, e non solo, i temi di welfare e sanità su cui la CGIL Abruzzo chiede un intervento deciso della Regione, delle ASL e degli enti locali.
La Piattaforma CGIL Abruzzo
La Cgil Abruzzo ha approvato a fine 2016 la piattaforma sanità e su di essa ha costruito una discussione proficua con CISL e UIL regionali che ha portato all'apertura di una vertenza nei confronti della Regione Abruzzo; essa si concentra su 4 priorità: si taglino gli sprechi, basta tagli ai servizi e al personale, un piano certo di “medicina territoriale” con investimenti misurabili, via il superticket sulle ricette.
Gli argomenti (per titoli) della piattaforma sono: o un incremento dei posti letto per post-acuti esclusivamente in strutture pubbliche (carenza di posti letto per la riabilitazione e per la lungodegenza) o riduzione delle liste di attesa o potenziamento del’assistenza territoriale/domiciliare:. Case della salute, rete dei servizi territoriali, cure primarie - ruolo del MMG o estensione rete residenziale o Ticket (via il super ticket e ripensare il meccanismo della compartecipazione) o stabilizzazione e nuove assunzioni del personale che opera nella sanità o la salute mentale
Siamo partiti da un confronto con l'Ente regionale sui temi della sanità e del sociale sul quale però abbiamo registrato limiti e ritardi. La Regione continua ad operare la politica dei due tempi: i tagli sono immediati, gli investimenti tardano ad arrivare. I tagli sulla spesa di personale nelle ASL rischia di pregiudicare la qualità dei servizi.
Il Project financing per i nuovi Ospedali: una cattiva idea
Gran parte della discussione politica sulla sanità in Abruzzo oggi verte sulla costruzione di 5 nuovi ospedali mediante la tecnica del project financing. La CGIL Abruzzo ha già espresso la sua contrarietà ai progetti, tenuto conto che nelle regioni dove questa tecnica è stata più utilizzata per la costruzione di nuovi ospedali si è registrato un disastro dei conti pubblici, la realizzazione di opere che sono costate molto di più del previsto, la creazione di un sistema che diventa difficilmente controllabile.
Tali preoccupazioni sono state espresse anche da una pronuncia della Corte dei Conti nella quale si avverte su come il project financing non è adatto per la costruzione di nuovi ospedali.
Il rischio che si corre è che tale operazione sottrarrà risorse, per i prossimi decenni, alla spesa pubblica per la salute in un tempo in cui, come ben sappiamo, le risorse a disposizione per la sanità diminuiscono di anno in anno. Ed a pagare le scelte di oggi saranno le generazioni future.
Le politiche sociali e socio sanitarie in Abruzzo
La situazione del settore sociale è per molti aspetti ancora più difficile.
Si deve premettere che la Regione Abruzzo ha oggi uno stock di debito che supera gli 800 mln €. che dovrà essere ripianato con una rata di ammortamento annuo superiore ai 60 mln €. L'obbligo di accantonamento di tali risorse dal bilancio regionale, sommata ai tagli al sistema di trasporto e soprattutto ai tagli al sociale operati dal Governo Nazionale fa si che oggi la gestione delle politiche sociali nella regione è ad un bivio. Il taglio dei fondi nazionali sulla non autosufficienza e di quelli sul trasporto disabili solo per fare alcuni esempi, non potranno essere compensati da risorse sostitutiva della Regione con il rischio che, qualora il Governo nazionale non li ripristinerà in tempi rapidi i servizi sociali saranno drasticamente ridotti. Infatti, mentre per alcune regioni italiane i fondi nazionali sulle politiche sociali costituiscono una integrazione alle risorse messe in campo dal bilancio regionale, per altre regioni il finanziamento nazionale costituisce la parte più consistente delle risorse totali messe in campo e dunque i tagli nazionali di questi anni non riescono ad essere sterilizzati da compensazioni adeguate con la conseguente riduzione drastica dei servizi.
La vertenza Abruzzo nel sociale dunque é tesa alla difesa dei servizi basilari a partire dalla disabilità e dalla non autosufficienza per i quali non c'è un finanziamento adeguato nonostante la tassazione locale oggi è ai livelli massimi.
Nella nostra regione è in aumento la percentuale dei cittadini che rinunciano alle cure per gli alti costi che devono affrontare. È per tali motivi che l'eliminazione del superticket regionale é uno dei punti cardine della nostra vertenza.
La mobilitazione unitaria Cgil, Cisl, Uil
Lo stallo delle trattative con la Regione ha portato alla manifestazione unitaria regionale del 29 aprile scorso che ha visto anche la partecipazione di numerose associazioni del settore. La vertenza prosegue, è stato attivato il tavolo con gli assessori alla sanità, alla politiche sociali, al bilancio. Nel frattempo la mobilitazione dovrà proseguire con azioni delle categorie mirate su problematiche specifiche (FP CGIL per blocco delle assunzioni e stabilizzazioni, SPI CGIL su liste di attesa e medicina territoriale ecc ...)
Scarica gli approfondimenti su Sanità Abruzzo:
Piattaforma Santà CGIL Abruzzo
Comunicato: Project Financing nuovo ospedale di Chieti.
Comunicato: Tagli dei fondi ai servizi sociali. Si rischia il collasso.
